Pulizia delle briglie del torrente Chalamy “Si intervenga, è questione di sicurezza”

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Con un'interrogazione posta nella seduta consiliare di mercoledì scorso, 6 ottobre, il gruppo Lega VdA ha chiesto notizie dei lavori riguardanti il torrente Chalamy, in particolare la pulizia e la manutenzione delle briglie e delle platee, tenuto conto dell'importanza di procedere all'esecuzione di queste opere prima dell'arrivo delle piogge autunnali.

«L’avvio dei lavori per la pulizia del materiale depositato all’interno delle briglie a valle dell’apice del conoide non è avvenuto in quanto l’unico operatore economico ad aver dimostrato interesse non ha ad oggi ancora presentato il progetto esecutivo, necessario a perfezionare l’istruttoria per il conseguente affidamento dei lavori. - ha risposto l'assessore alle Opere pubbliche Carlo Marzi - Gli uffici hanno sollecitato più volte in tal senso l’operatore e continueranno a farlo, in modo da realizzare l'intervento nel corso del 2021. Ricordo comunque che la presenza del materiale all’interno delle briglie nel tratto di conoide del torrente Chalamy non impedisce il regolare deflusso delle acque, anche in occasione di eventi eccezionali come quello dell’ottobre 2020. L’attenzione prestata al torrente Chalamy è continua e stiamo organizzando un sopralluogo, ma più in generale va detto che le strutture della Regione operano in un’ottica di prevenzione del rischio e tutela del territorio su tutta la rete idraulica regionale. Per questo ambito la destinazione di spesa ammonta a circa 2 milioni 800mila euro».

«Riproporre in Consiglio iniziative sulla situazione del torrente Chalamy non ci diverte, ma i dati riportati sono sempre gli stessi e le vasche sono colme. - ha puntualizzato il consigliere della Lega VdA Dennis Brunod - È trascorso un anno dall’evento calamitoso del 2 e 3 ottobre 2020 e le briglie, in occasione delle forti piogge di questi giorni, hanno dimostrato chiaramente di non essere nelle condizioni più performanti per via delle enormi quantità di materiali, anche di grosse dimensioni, che riempiono totalmente quelle in alveo. Va poi tenuto conto che l’aumento delle acque dovuto dalle piogge autunnali contribuirà ulteriormente all’erosione delle platee già fortemente danneggiate nelle opere strutturali. Ci sarebbe stato tutto il tempo per intervenire e invece si dovrà slittare al 2022. È una questione che avrebbe meritato maggiore attenzione e auspichiamo che, comunque, si giunga al più presto alla concretizzazione dei lavori per un discorso di sicurezza, di prevenzione e cura del territorio».

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