Osvaldo Salico e François-Louis Alliod “Giusti tra le Nazioni”

Osvaldo Salico e François-Louis Alliod “Giusti tra le Nazioni”
Pubblicato:
Aggiornato:

Sono 2 valdostani di Saint-Vincent, il dottor Osvaldo Salico e monsignor François-Louis Alliod, si aggiungono alla schiera dei "Giusti fra le Nazioni", l'onorificenza che consiste in una medaglia e nell'incisione del nome sul Muro d’Onore al Museo dell'Olocausto, lo Yad Vashem, a Gerusalemme: l'elenco comprende 24.000 persone, di cui circa 550 italiani. Di questi ultimi, 3 sono valdostani, perché oltre a Salico e Alliod c'è già il nome, inciso nel 2015, di don Cirillo Perron, il parroco di Courmayeur che, tra il 1943 e il 1945, aveva fatto passare per suo nipote il piccolo Giulio Segre di Saluzzo, che ultrasettantenne aveva avviato la procedura per l'onorificenza ed era morto poche settimane dopo che era stata concessa al suo salvatore. I nuovi nominati sono invece stati proposti da Piergiorgio Crétier di Saint-Vincent, insieme al farmacista Augusto Stévenin e al comandante dei Carabinieri Carlo Pizzorno. «In data 22 giugno 2020, a Gerusalemme, la Commissione giudicatrice al completo, e all’unanimità, ha accettato il dossier che avevo iniziato a predisporre nel 2000 - racconta Piergiorgio Crétier - che avevo inviato in Israele nella primavera del 2019. La ratifica finale è arrivata giovedì 23 settembre 2021. In questo fascicolo, dopo vari anni di intense ricerche archivistiche, avevo inserito 4 nominativi ma, considerato il rigore con cui bisogna costruire il dossier, non avevo grandi speranze circa l’esito della mia proposta. Va infatti sempre rammentato che i gesti umanitari compiuti da queste persone non furono mai registrati da nessuna parte per ovvie ragioni di sicurezza, salvo il caso del dottor Salico che risulta ricordato per il suo operato proprio da un salvato che aveva scritto al termine della guerra una memoria dei fatti, in particolare quelli accaduti a Saint-Vincent a lui e alla sua famiglia».

Nel 1939 il radiologo Osvaldo Salico, originario di Chiaverano, era diventato il nuovo medico di Saint-Vincent, ma seguiva anche la popolazione dei vicini paesi di Emarèse e Montjovet. Già direttore dello Stabilimento termale, fu richiamato alle armi nel 1942 e da Verona fu mandato in Polonia a Varsavia e infine in Russia all’Ospedale di Voroscilofgrad nell’ansa del Don, come Ufficiale Medico addetto al servizio di Radiologia. Nel gennaio del 1943 l’Ospedale fu bombardato, il dottor Salico rientrò a Saint-Vincent in treno, per poi ripartire alla volta del Fronte della Jugoslavia come responsabile di 2 unità mobili di radiologia. Il 24 agosto 1944 Salico è tra i 64 ostaggi di Saint-Vincent (tra cui era anche Augusto Stevenin, farmacista del paese), che il Comando Tedesco minacciò di uccidere a seguito di un prelevamento di armi compiuto dai partigiani locali.

A Saint-Vincent era arrivato come parroco, nel 1898, François-Louis Alliod di Ayas: il titolo di monsignore arrivò nel 1909 quando venne nominato arciprete. Convinto antifascista, nel 1944 venne arrestato e malmenato perché sospettato di collaborare con i partigiani. Intanto, nella casa parrocchiale erano ospitati alcuni ebrei, tra cui Natalia Berger vedova Lebl (di nazionalità serba), che aveva già 84 anni e morì poco dopo. «La presenza di ebrei nella casa parrocchiale - spiega Piergiorgio Crétier - fu una delle ragioni per cui il parroco Alliod fu sempre sorvegliato e tenuto sotto stretto controllo sia dai fascisti che dai militari tedeschi stanziati a Saint-Vincent. Tantissime volte durante il conflitto egli si recò dalle famiglie del proprio territorio per portare loro sia il conforto e l’aiuto della fede che un concreto gesto economico».

Per gli altri 2 nomi proposti, il comandante dei Carabinieri Carlo Pizzorno, originario di Tortona, e per il farmacista Augusto Stevenin, originario di Issime, i documenti presentati non sono stati considerati sufficienti per supportare la candidatura: riceveranno un’onorevole menzione nel Protocollo dell’Istruttoria così come una particolare menzione sarà dedicata alla comunità del montano villaggio di Salirod che aiutò la famiglia ebrea degli Elsberg.

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930