“Garantire la presenza di personale nei presidi più lontani”

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Con un'interpellanza discussa nella seduta del Consiglio Valle di mercoledì scorso, 10 gennaio, il gruppo Alpe ha portato all'attenzione dell'Aula l'esigenza di garantire efficacia ed efficienza nella risposta all’emergenza/urgenza anche ai cittadini che si trovano in aree montane disagiate e quindi lontane dai presidi ospedalieri di Aosta.

Il capogruppo di Alpe Albert Chatrian, evidenziato che nell'attuale architettura del sistema sul territorio «risulta in modo inequivocabile che le risorse umane disponibili sono insufficienti», ha infatti voluto conoscere «l’architettura futura del sistema di emergenza territoriale, e se, in particolare, Morgex e Châtillon rimarranno senza medico di emergenza»; ha quindi chiesto all'Assessore gli intendimenti, gli indirizzi politici e le relative azioni concrete che intende dare all'Usl per tenere alto il livello di guardia.

L'assessore alla Sanità Luigi Bertschy ha confermato la volontà di recuperare il fortissimo “gap” che la mancanza di risorse e di organizzazione ha creato all'azienda: «I problemi sono all'ordine del giorno, ma si cerca di superarli con la massima attenzione. Da qualche mese si sta mettendo in campo un progetto per rispondere al meglio ai bisogni sanitari dei valdostani e dei turisti, non soltanto per quanto riguarda le emergenze. In questa direzione vanno le recenti aperture di ambulatori ad accesso diretto, con l'ampiamento delle fasce orarie dalle 18 alle 20, oltre al progetto area interno Bassa Valle con infermeria di famiglia. L'obiettivo è di garantire e implementare nei presidi più distanti la presenza di medici e allo stesso tempo di garantire la massima efficienza delle sale operatorie grazie alla presenza degli anestesisti. In quest'ottica si sta anche valutando l'affidamento di un servizio esterno, l'attivazione di un corso per nuovi specialisti dell'emergenza e l'introduzione dell'automedica per rendere il servizio di emergenza territoriale maggiormente flessibile e fungibile per garantire adeguati tempi di intervento».

Circa il personale infermieristico, l'assessore Luigi Bertschy ha detto che si intende potenziare il presidio sanitario nella Centrale operativa di risposta telefonica. L'Assessore ha ribadito l'importanza di poter disporre di risorse per avere la presenza ventiquattro ore su ventiquattro in tutti i presidi; la priorità va ai luoghi più distanti dal capoluogo regionale. L'Assessore ha concluso annunciando il soddisfacente riscontro dell'ambulatorio ad accesso diretto ad Aosta, che sta anche alleggerendo l'attività gravosa del Pronto soccorso, senza ulteriori costi per i cittadini.

In sede di replica, il consigliere Albert Chatrian si è detto per nulla soddisfatto della risposta, in quanto «non è stata precisa, nemmeno pertinente alle domande. Ha evidenziato che ci si definisce una regione turistica, ma non si è in grado di offrire servizi rapidi ed efficienti, non c'è una guida all'interno dell'Usl». Il capogruppo di Alpe ha annunciato l'intenzione di ritornare sulla questione e ha sollecitato l'Assessore a passare dalle parole ai fatti, superando la «persistente zona grigia, probabilmente dovuta alla mancanza di unione e di organizzazione».

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