Le telecabine per liberare dal traffico Val Veny e Val Ferret Courmayeur, operatori turistici tra entusiasmo e perplessità

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A qualcuno l’idea piace, altri sono ancora perplessi e non credono che un progetto simile possa essere concretamente realizzato. E poi c’è chi preferisce non commentare. Quello che è certo è che, quando e se vedrà la luce, il nuovo collegamento intervallivo del Monte Bianco, dovrebbe essere una soluzione unica nel suo genere, ecosostenibile, in grado di essere fruibile da parte di tutti. E che soprattutto dovrebbe risolvere definitivamente l’annosa questione dell’accessibilità delle auto alle vallate laterali di Courmayeur, Val Ferret e Val Veny, diminuendo il traffico su strada che soprattutto in estate, e nel mese di agosto in particolare, crea problemi a tutti, turisti e operatori.

La Giunta di Courmayeur recentemente ha affidato a Csc l’incarico di predisporre uno studio per realizzare un impianto funiviario intervallivo che permetterebbe un collegamento integrato tra il capoluogo di Courmayeur, Dolonne, la zona di Pontal d'Entrèves da cui partono la funivia del Monte Bianco Skyway e gli impianti sciistici della Val Vény, oltre alle stesse valli Vény e Ferret. Il Csc avrà a disposizione in totale 23mila euro per una valutazione tecnico economica preliminare e per redigere un documento generale con lo schema di analisi costi-benefici.

Un progetto molto ambizioso in cui il Comune crede moltissimo. Non ha dubbi Ephrem Truchet, assessore comunale a Viabilità e Trasporti, che è anche gestore del ristorante La Grolla della Val Veny.

«Siamo consci che il servizio di trasporto pubblico all’interno delle 2 vallate non è adeguato e non è più sostenibile, soprattutto per ciò riguarda pullman e navette. - sostiene Ephrem Truchet - E’ un controsenso puntare su e-bike e percorsi sentieristici e poi riempire le nostre vallate di traffico e di gas di scarico. Inoltre le strade sono strette, tortuose, quando si incrociano due mezzi è un grosso problema. Occorre resettare tutto e siamo pronti per fare questo passo con un progetto rivoluzionario. Attendiamo quindi i risultati dello studio di fattibilità, poi occorrerà trovare le risorse. Di una cosa siamo certi, quella della viabilità funiviaria intervalliva sarà qualcosa di unico, che ben si affianca a Skyway e che tutti ci invidieranno, un sistema di collegamento accessibile a tutti, in piano e in quota, ecologico, pulito».

Sottolinea ancora l’Assessore: «In attesa di avere i primi risultati dello studio, già la prossima estate verranno create aree specifiche di sosta - tra cui il piazzale di Planpincieux, che verrà rifatto e completamente asfaltato - che saranno adibite esclusivamente ai parcheggi; al di fuori di queste zone non si potrà più sostare».

«La soluzione potrebbe essere interessante. - dichiara Marco Belfrond dell’Hotel ristorante Miravalle di località Planpincieux, in Val Ferret - Personalmente vedo un problema tecnico di base: come si farà per la valanga sul Dente del Gigante? Che tracciati ha in mente l’Amministrazione? Occorrerebbe avere qualche chiarimento in più».

«Credo che ci siano differenze sostanziali tra le vallate, la nostra è più defilata e meno accessibile e nella stagione estiva i problemi di grande transito si verificano solo nelle due settimane centrali di agosto. - dice Daniela Scalvino che gestisce il Ristorante Pré de Pascal in Val Veny - Ho visto la nuova delibera del Comune sullo studio di fattibilità e non credo sia sbagliata l’idea, per ciò che ci riguarda l’essenziale non è come fare arrivare i clienti, ma farli arrivare; anche un buon servizio navetta organizzato come si deve, per locali come il nostro potrebbe funzionare».

«Sicuramente occorre trovare una soluzione al problema del traffico in queste 2 vallate ma non credo sia così semplice, anche dal punto di vista tecnico. Mi domando ad esempio come si possa risolvere il problema delle valanghe della Val Ferret e del ghiacciaio. - afferma Angelica Truchet del Ristorante La Visaille in Val Vény - Chiudere le vallate al traffico è un’idea di cui si è già parlato molto in passato, arrivare da noi non è semplice, le strade sono strette, però occorre innanzitutto realizzare parcheggi a fondo valle dove i turisti possano lasciare le auto. Sicuramente occorre innovarsi, vediamo quello che accade in altre località come la Francia, o anche il Trentino Alto Adige, che dispongono di impianti estremamente moderni e funzionali. Un nuovo collegamento potrebbe essere la soluzione anche per la zona di Courmayeur».

Ora toccherà a Csc fornire i prossimi elementi per la fattibilità del progetto.

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