Scuola, tre test per evitare le quarantene «di classe» Il Presidente della Regione ha firmato l’ordinanza

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Il presidente della Regione Erik Lavevaz (foto) ha firmato nella mattinata di mercoledì scorso, 6 ottobre, un'ordinanza per l'adozione di un protocollo sperimentale per il contenimento dei focolai di Covid nelle scuole.

«L'obiettivo è di stabilire le misure di contenimento e mitigazione del contagio in ambito scolastico, per garantire la continuità dell'attività scolastica in presenza» scrive la Regione in una nota. Che aggiunge: «Le misure previste sono correlate all'attuale contesto epidemico della Regione di 'zona bianca' e il protocollo sperimentale verrà eventualmente rivalutato in considerazione dell'aggravarsi del contesto epidemico, dell'incidenza nel setting scuola, con la possibilità di rivalutare l'applicazione delle misure di quarantena, ma anche in relazione all'auspicabile incremento della copertura vaccinale negli over 12».

La procedura sarà applicabile alle scuole elementari, medie e superiori; saranno escluse le scuole materne per le quali, in presenza di caso di positività «si ritiene indispensabile l'applicazione della quarantena per tutta la classe o sezione».

In pratica si tratta di una strategia alternativa in circostanze che appaiono meno rischiose per i contatti dei casi a giudizio del medico del dipartimento di Prevenzione. In particolare, si ritiene utile, al manifestarsi di un caso a scuola, il monitoraggio dei contatti attraverso i test molecolari su saliva.

In attesa dell'esito del tampone, non sarà applicata la quarantena. Nel primo giorno utile, l'intera classe coinvolta da un caso di Covid sarà sottoposta a test; se è rilevato un altro caso di positività, tutta la classe andrà in quarantena e i casi individuati in isolamento. Se tutti negativi, si possono continuare le lezioni in presenza con mascherina chirurgica sempre indossata (anche al banco) per i 10 giorni successivi, favorendo il più possibile i ricambi d'aria. Sarà fatto un test di controllo a 5 giorni dall'ultimo contatto con il caso, senza l'applicazione della quarantena in attesa dell'esito. Se si rilevano casi di positività al test si attivano i provvedimenti di isolamento e quarantena. In assenza di casi rilevati si può continuare con le lezioni in presenza.

Un terzo test è previsto a 10 giorni dall'ultimo contatto, con le stesse regole; se non ci sono nuovi positivi e in assenza di sintomi specifici, termina il periodo di osservazione.

«L'applicazione della strategia di monitoraggio alternativa alla quarantena non sarà sistematica, ma sarà adottata in situazioni specifiche, valutate dai medici del dipartimento di Prevenzione» aggiunge la Regione. In presenza di particolari situazioni di rischio, «Si proporrà di allargare gli screening con test antigenico rapido su saliva, al piano dell'edificio scolastico o educativo o all'intera scuola, invece che ai soli contatti stretti» includendo sia gli alunni, sia il personale docente e gli operatori scolastici. L'ordinanza ha efficacia da giovedì scorso, 7 ottobre, fino a venerdì 31 dicembre.

«Sono contento della scelta condivisa con le autorità sanitarie e con il collega Roberto Barmasse. - dichiara l’assessore all’Istruzione Luciano Caveri - Le famiglie e il mondo della scuola fremevano di fronte al rischio si diffondersi delle quarantene. Le misure consentono più serenità».

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