Suor Giovanna Maria, addio a una donna di cultura
Quella di suor Giovanna Maria - Rita Catenazzi - è stata una vita ricca di doni, di intelligenza vivace e di grande desiderio di trasmettere intorno a sé gioia e bellezza.
Nella mattinata di sabato scorso, 2 ottobre, ad una sorella che l’accompagnava a passeggio nel corridoio dell’infermeria aveva detto con grande sicurezza: «Questa notte io andrò dal Signore!». E così è stato.
Suor Giovanna Maria (foto) era nata a Curiglia in provincia Varese il 3 aprile 1930 e là, ancora bambina, aveva conosciuto le suore di San Giuseppe che, per diversi anni, hanno guidato la scuola materna e la scuola elementare, opera voluta dall’Illsa Viola di Pont-Saint-Martin.
Il 14 ottobre 1948 entra in Congregazione e pronuncia i suoi primi voti il 31 agosto 1951. Subito dopo la prima professione inizia il suo lungo curriculum degli studi universitari a Castel Fogliani.
Dal 1960 al 1968 insegna alla Scuola di Avviamento De Tillier. Dal 1968 al 1986 insegna alle Magistrali San Giuseppe: sono anni molto attivi in cui suor Giovanna Maria è assistente in Collegio, animatrice di gruppi giovanili alla Cascina di Arliod e collabora intensamente con la Federazione San Giuseppe per la stesura delle nuove Costituzioni. Negli anni seguenti, fino al 1991 insegna anche Religione ai ragazzi dell’Istituto Regionale Professionale. Malgrado i suoi numerosi impegni, trova pure il tempo per dedicarsi alla catechesi degli adulti.
Dal 1991, ormai raggiunta l’età pensionabile, le viene affidata l’opera del Foyer in via Xavier de Maistre. La sua umanità e la sua competenza le permettono di stabilire rapporti profondi con le ragazze ospiti della casa.
Dal 1997 al 2011 assume una nuova responsabilità: guida l’opera di Villa Garnier a Bordighera. Nel 2011 si stabilisce definitivamente in Convento ad Aosta mantenendo ancora per lunghi anni ottime relazioni con parenti e conoscenti.
Suor Giovanna Maria è sempre stata una persona di grandi relazioni, di carattere molto gioviale, capace di creare legami di amicizia con giovani e meno giovani, perché sapeva mettere le persone a loro agio e donava loro speranza e coraggio anche nei momenti difficili.
Amava molto la natura, le gite in montagna e sapeva cogliere il bello e il comico nelle piccole cose che la circondavano. Nel mese di agosto scorso ha celebrato con i suoi cari i 70 anni di professione. I funerali si sono svolti nella mattinata di martedì scorso, 5 ottobre.