Lutto a Verrès per la tragica scomparsa di Stefano Favre
Le ricerche si sono protratte da mercoledì 6 ottobre alle 20.30 fino a giovedì 7, quando alle 11 è stato ritrovato il corpo senza vita del consigliere comunale di Verrès Stefano Favre, 55 anni. Mercoledì pomeriggio, al termine di una riunione in Comune, aveva detto che sarebbe andato a pescare nella zona tra Verrès e Challand-Saint-Victor.
La moglie Mascia Montemezzo, che lavora come cuoca nella mensa scolastica, non vedendolo rientrare né sentendolo, intorno alle 20 ha dato l’allarme. Alle ricerche, sotto Challand-Saint-Victor, nel vallone Dondeuil sulla sinistra orografica dell’Evançon, hanno preso parte i Vigili del Fuoco, la Guardia di Finanza e le guide del Soccorso Alpino Valdostano, oltre al Corpo Forestale e alla Protezione Civile della Valle d’Aosta. Sul posto è intervenuto anche il sindaco di Verrès Alessandro Giovenzi. L’auto di Stefano Favre è stata trovata parcheggiata dopo il castello di Verrès vicino a una poderale. Il corpo giaceva sul greto del torrente Roesaz, in un’area impervia.
Secondo il direttore del Soccorso Alpino Valdostano Paolo Comune, Stefano Favre è probabilmente inciampato, cercando di raggiungere il sito per andare a pescare, ed è deceduto per i traumi subiti. «Mercoledì sera sono stati percorsi a piedi i sentieri, con unità cinofile sia nostre che dei Vigili del Fuoco, oltre a essere impiegati un drone con termocamera e un cane molecolare. - riferisce Paolo Comune - Giovedì mattina, oltre alle guide a piedi, è intervenuto l’elicottero Sierra Alfa 1 con un medico rianimatore a bordo. Alla fine, una delle 3 squadre intervenute ha ritrovato il cadavere». L’uomo, originario di Ayas - dove la sorella Cinzia è dipendente comunale - si era trasferito a Verrès da 30 anni, subito dopo il matrimonio. Padre rispettivamente di Hervé e di Jean-Marc, di 20 e 23 anni, era stato dipendente del Grand Hôtel Billia ed era in attesa di pensionamento. Da settembre 2020 era consigliere comunale di maggioranza. In passato era stato anche istruttore nelle squadre giovanili dell’Evançon Calcio ma ultimamente seguiva più che altro i figli nel loro percorso calcistico. Era una persona sempre presente, entusiasta del suo nuovo ruolo al servizio della comunità, e amava la pesca e la natura. Infatti andava spesso in cerca di funghi e palchi di cervo, era sempre dinamico e sorridente. Per celebrare i funerali si attende il nullaosta della Procura che ha disposto l’autopsia.