Più controlli per prevenire gli atti vandalici al cimitero
Un sistema di videosorveglianza e altri sistemi di controllo per interrompere la catena di atti vandalici nel cimitero di Aosta. A chiederlo con una mozione, durante la seduta del Consiglio comunale di giovedì scorso, 30 settembre, è stata la consigliera di Rinascimento Valle d’Aosta Eleonora Baccini. Infatti si ripetono i furti di fiori e alcune tombe sono state imbrattate con l’acido. «Bisogna prevenire - ha evidenziato Eleonora Baccini - questi episodi indecorosi e indegni di un paese civile». A rispondere è stata la vicesindaca Josette Borre, la quale ha ricordato che «Al momento le telecamere sono quattro e coprono solo alcuni punti di interesse comune dell’area». La vicesindaca Josette Borre ha poi affermato che sebbene al momento non sia previsto un aumento delle telecamere al cimitero, non è escluso che i nuovi vertici dell’Aps possano riesaminare la questione. Dai banchi della Lega è quindi giunta la proposta dell’ex sindaco Bruno Giordano: «In alternativa alla videosorveglianza si potrebbe impiegare parte di quei detentori del reddito di cittadinanza che da ottobre dovrebbero essere avviati ai lavori socialmente utili. A volte la sola presenza di una persona riconoscibile a presidio di un’area ad alta sensibilità può far sì che un malintenzionato venga indotto a non agire».
Un’indicazione recepita dal sindaco Gianni Nuti: «Nel programma di impiego di chi percepisce il reddito di cittadinanza e delle persone chiamate a svolgere lavori di pubblica utilità abbiamo inserito anche forme leggere di presidio di zone sensibili. Potremmo includere anche l’area del cimitero. Possiamo provare ad adottare questo strumento per vedere se può essere un deterrente, ma con la coscienza che non riusciremo purtroppo a debellare del tutto il fenomeno».
Il sito del Comune “anticipa” l’esito del voto sulle mozioni
Invece giovedì 30 la polemica è divampata in aula quando, durante il dibattito sulla gestione del verde pubblico cittadino, il consigliere di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio Renato Favre ha segnalato che «Sul sito del Comune ci sono già gli esiti delle mozioni che stiamo discutendo con scritto che sono già respinte». I lavori vengono sospesi per un quarto d’ora circa. Al rientro in aula il presidente del Consiglio Luca Tonino spiega: «Cliccando sull’esito, i voti sono tutti a zero. È un errore informatico. Le dichiarazioni di voto vengono espresse in aula, non c’è nessun tentativo di anticipare il voto ma faremo comunque tutte le verifiche del caso. Questo è avvenuto anche per tutti gli altri atti. Non è un complotto informatico».