Un arco medievale emerge dagli scavi archeologici al castello Sarriod de La Tour di Saint-Pierre
Le attese su quello che gli scavi archeologici al castello Sarriod de La Tour avrebbero rilevato erano alte. Invece il complesso monumentale ha soddisfatto solo parzialmente le curiosità degli esperti e dei tecnici della Soprintendenza regionale. Un dato però emerso con sicurezza è che il donjon, primo nucleo del castello, venne edificato nel 1240 e che non nasconde al suo interno un piano sotterraneo, ma solamente delle solide fondazioni.
Gli scavi sono condotti dalla ditta cuneese FT Studio e coordinati da Valentina Cabiale, mentre il responsabile del cantiere per la Soprintendenza valdostana è Gabriele Sartorio. «Sul lato a strapiombo sulla Dora Baltea è venuto alla luce un poderoso muro, che sostiene la parte del castello dove si trova la cappella. In effetti dai documenti antichi siamo risaliti ad una cronaca locale che cita una piena di ampie proporzioni della Dora che probabilmente erodendo la base del castello determinò dei crolli, testimoniati pure in un angolo della cappella, con un conseguente ripristino della situazione e un rafforzamento delle strutture a supporto.»
A fianco di questo muro, all’interno della cinta muraria, sta venendo alla luce un bell’arco medievale (foto), la cui funzione è al momento sconosciuta, ma che presumibilmente consentiva il passaggio da una corte all’altra del castello. Si tratta di una testimonianza molto interessante per meglio comprendere l’evoluzione costruttiva del complesso storico, posto a controllo della piana di Saint-Pierre e soprattutto della strada che conduceva verso la Valdigne, che dal primo torrione del 1240 ha visto nei secoli continui ampliamenti, considerato che è stato abitato dalla famiglia dei La Tour sino agli Venti del ventesimo secolo. La campagna di scavo archeologico è praticamente giunta al termine e, oltre alla scoperta dell’arco e del muro medievali, ha evidenziato le fondazioni di alcune ricostruzioni della cinta muraria.